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LA VISITA AMERICANA DI BENEDETTO XVI
Accoglienza senza precedenti per il Pontefice a Washington



Se leggo la storia di queste vittime innocenti, mi è difficile comprendere come sia possibile che dei preti abbiano potuto tradire la propria missione che è quella di donare la consolazione e l’amore di Dio. È un grande dolore per la Chiesa degli Stati Uniti, per la Chiesa in generale e per me personalmente.”Con un atto di profonda, umana umiltà, Papa Benedetto XVI inaugura il suo primo viaggio apostolico negli Stati Uniti. Accolto al suo arrivo alla base Andrews dell’aereonautica statunitense dal Presidente George w. Bush (accompagnato dalla moglie Laura e dalla figlia Jenna) – un gesto riservato a nessun altro capo di stato sino ad ora – il Pontefice ha letteralmente monopolizzato l’attenzione della stampa, che ha riservato all’evento una copertura straordinaria, quasi a sottolineare il valore storico della missione papale negli States.“La chiesa – ha insistito il Pontefice, ancora prima di atterrare a Washington - farà tutto il possibile per curare le ferite causate” ed evitare che la “vergogna dei preti pedofili possa ripetersi in futuro”.

Non c’è ombra di retorica nelle parole del Papa. Lo scandalo della pedofilia nella chiesa Americana ha provocato una sofferenza enorme, non solo tra le vittime ma, in generale, nella comunità cattolica Americana.
“Espelleremo con assoluta fermezza i pedofili dai ministeri sacri” – ha proseguito il Pontefice  che ha insistito: “è più importante avere dei bravi preti piuttosto che molti preti”.Nel giorno del suo 81esimo compleanno, Joseph Ratzinger è stato accolto alla Casa Bianca da un Presidente Bush “onorato” di festeggiare con il Pontefice una ricorrenza così personale. “Sono qui come amico” – ha dichiarato Benedetto XVI nel breve messaggio di saluto. “Un amico – ha proseguito il Pontefice – che nutre un profondo rispetto per il grande pluralismo di questa società. Confido – ha proseguito – che la mia presenza sia fonte di forza e rinnovamento.”

Con questo viaggio che lo stesso pontefice ha riconosciuto compiersi in un momento “non facile” per la Chiesa cattolica americana, il Papa si assume la missione di restituire fiducia all’autorità ecclesiale, come quella autorità morale alla quale compete la responsabilità di farsi agente di “pace”.
Non si tratta solo di ristabilire la credibilità delle purità ecclesiastiche, danneggiate negli Usa dallo scandalo-pedofilia. Si tratta di restituire al Vaticano l’autorevolezza necessaria a farsi fonte di ispirazione per le leadership dalle quali dipendono le sorti del mondo.Il Vaticano si è cautelato, con una attenta azione diplomatica, di evitare che questo viaggio potesse in alcun modo assumere un valore politico, risultando in una sorta di endorsement ufficiale del Vaticano ad uno dei candidati in corsa per le imminenti Presidenziali. La preoccupazione del Capo della Chiesa cattolica non è infatti quella di intervenire, al limite di condizionare, la leadership politica della più grande democrazia del mondo ma semmai di restituirle una dirittura morale condivisa.In tal senso, non è  certo un segreto il disaccordo del Vaticano rispetto ad alcune scelte assunte dagli Usa, e non solo dalle ultime amministrazioni (si pensi alla politica verso Cuba che ha visto Giovanni Paolo II e l’allora Presidente Ronald Reagan militare su fronti eticamente inconciliabili). Oggi, Vaticano e Stati Uniti si trovano su fronti opposti su diverse questioni: dalla pena di morte all’Iraq, dall’immigrazione alla globalizzazione, la Chiesa Cattolica di Benedetto XVI  – in perfetta continuità con il pontificato di Giovanni Paolo II –  è fermamente impegnata a porre il valore della sacralità della vita umana a fondamento di una idea di civiltà nella quale laici e credenti – qualunque sia la loro confessione religiosa - non possono non incontrarsi. L’aborto è una delle questioni etiche sulla quale il Vaticano è più intensamente impegnato per evitare che un relativismo cieco e spietato possa imporsi  al mondo contemporaneo come “scelta di libertà”.

Ma un’altra preoccupazione che il Pontefice non manca di esprimere riguarda l’immigrazione e il rischio che la politica possa ad un problema di ordine sociale. “Separare le famiglie – ha dichiarato Benedetto XVI – pone enormi problemi di carattere etico, sociale ed umano.”
Non c’è motivo di dubitare sulla sincerità del Presidente Bush quando, nel rispondere all’intervento del Papa alla Casa Bianca dichiara: ...


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