
2011, Numero 3/4
L’Italia nel contrasto per le riparazioni
1923 ■ Giacomo Matteotti e la Critica Sociale
di Giacomo Matteotti
La rottura dell’Intesa, e quindi la separata occupazione della Ruhr, è avvenuta proprio quando le diverge tesi alleate sulla questione dello riparazioni e dei debiti stavano convergendo. Per lo che è da ritenere che essa sia stata determinata da prevalenti scopi politici anziché dal fine economico delle riparazioni. D’altra parte, ogni ritardo nella definizione economica della questione rappresenta per sé stesso un danno per l’Europa, e per l’Italia in particolare, peggiore di qualunque più sfavorevole risoluzione positiva. Anzi la posizione attuale dell’Italia — non aderente all’Inghilterra verso la quale rimane debitrice di una forte somma in oro; non utilmente partecipante all’avventura della Ruhr, perché la Francia vi può perseguire fini di imperialismo politico-economico, a noi non comuni né convenienti; e non più percipiente dalla Germania mutilata le primitive quote di riparazioni — e la più difficile fra tutte.
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Per dimostrare le premesse di queste proposizioni, giovano alcune notizie di fatto. La Commissione delle riparazioni aveva fissato nel 1921 la somma dovuta dalla Germania in 132 miliardi di marchi oro; e quando oggi si parla di ridurre la somma a una cinquant...
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