
2011, Numero 7
Un simbolo da non dimenticare
Documento ■ Il suo socialismo era come il nostro: umanitario, etico, idealistico. Quello dei padri fondatori del PSI
di Bettino Craxi
Estratto dal testo del discorso tenuto a Bari il 27 settembre 1977 nel teatro Petruzzelli alla presenza del leader del Partito socialista spagnolo Félipe Gonzales
Ringrazio i compagni per l’accoglienza fraterna che hanno riservato al compagno Félipe Gonzales e a me, cui spetta il compito di ricordare Giuseppe Di Vagno, in questa suggestiva cornice di solidarietà internazionale, di comunanza, profonda di sentimenti, di ideali, di prospettive. Andare alle radici gloriose del socialismo della nostra terra è un’occasione importante per voi e per noi non solo per fortificare gli animi e le volontà, nel ricordo di un esempio eroico, ma anche e soprattutto per compiere una riflessione onesta e fraterna sul nostro travaglio, sui valori che vanno posti alla base del nostro rinnovamento... Quando il 25 settembre 1921 Giuseppe Di Vagno cadeva ferito a morte in una via di Mola di Bari non aveva che 32 anni. Eppure era già un simbolo: rappresentava colui che più e meglio di tutti incarnava gli ideali del socialismo, la guida carismatica di decine di migliaia di contadini pugliesi impegnati nella lotta contro lo sfruttamento degli agrari e le sopraffazioni dei fascisti. Era stato eletto da poco...
| |