
2011, Numero 9
La lezione di un monopolio
EINAUDI E LA CRITICA ■ 1899 fascicolo 21 pagina 334
di Luigi Einaudi
La storia della formazione del monopolio del diamante, che ho narrata nel precedente numero della Critica Sociale, deve essere completata colla descrizione dell’organismo della Società la quale monopolizza la produzione e lo smercio del diamante in tutti i paesi del mondo. Questo organismo monopolistico presenta caratteri curiosi ed interessanti. A capo della Società stanno tre governatori a vita, che sono poi i maggiori proprietari delle azioni. Questi tre oligarchi amministrano un capitale di L. 98.750.000 in azioni, oltre ad un debito di L. 87.500.000 in obbligazioni ammortizzabili 5%, e di 7.544.000 in obbligazioni 4½%. Per ammortizzare velocemente il debito e per dare la più alta rimunerazione possibile al capitale, i tre direttori adottarono un programma che si può riassumere in tre capisaldi: restringere la produzione ad un limite fisso; organizzare fortemente lo smercio dei diamanti; e costituire una forte riserva. La restrizione della produzione si ottenne chiudendo tutte le miniere appartenenti alla Società, ad eccezione delle due più ricche, la De Beer’s e la Kimberley. Le miniere chiuse costituiscono una preziosa risorsa per l’avvenire. Alte furono le lagnanze dei bot...
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