
2011, Numero 9
L’Italia e i trattati di commercio
EINAUDI E LA CRITICA ■ 1902 fascicolo 13-14 pagina 196
di Luigi Einaudi e Attilio Cabiati
“L’Italia e i trattati di commercio” sono un saggio di 6 articoli sul sistema doganale e lo sviluppo dell’industria. Pubblichiamo la Premessa e le Conclusioni con la risposta della Critica Sociale.
Ci proponiamo di studiare, con un metodo affatto obbiettivo, lo stato delle nostre industrie e dei commerci nostri allo spirare delle convenzioni che dal 1892 ci tengono legati alle tre potenze dell’Europa occidentale. E’ nostro scopo altresì cercare d’interessare il proletariato al grande fatto, che si sta per iniziare, della rinnovazione o meno dei nuovi trattati: fatto in cui la gran massa lavoratrice delle città e della campagna è particolarmente interessata, e vi è tanto più interessata, poiché di essa tentano trar profitto gli speculatori della buona fede popolare, cercando di dimostrare che la protezione a tale o tal altro ramo dell’attività economica si risolve in protezione del lavoro nazionale ed in più alti salari. I trattati del 1892 furono un significante avvenimento economico e politico. Allora un triste vento di reazione economica spirava su tutta Europa: tutte le teorie liberiste, le più sicure, sanzionate da un mezzo secolo di prova, erano discusse, combattute e spregi...
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