
2011, Numero 8
Le adesioni alla lettera di Finetti
di Critica Sociale
CARLO TOGNOLI Ripubblicare Turati avrebbe allontanato l’impressione della ‘damnatio memoriae’ nei confronti del socialismo italiano Condivido pienamente le valutazioni che Ugo Finetti ha fatto sulla pubblicazione da parte di RCS e del ‘Corriere della Sera’ dei classici del pensiero politico dell’Italia democratica. Una iniziativa positiva che viene però ridimensionata dalla incomprensibile censura del pensiero socialista riformista che tanta parte ha avuto, con l’azione politica conseguente, nel portare il proletariato nell’alveo della democrazia. Non si capisce bene perché il nome di Giuseppe Saragat, come rappresentante del socialismo democratico, non fosse accostabile a quello di Ugo La Malfa, giustamente prescelto come uno degli esponenti dell’area laico-azionista: entrambi collaborarono nei governi della ricostruzione e del centro sinistra. Tra l’altro Saragat fu uomo di grande cultura, a contatto, durante l’esilio, con Otto Bauer e naturalmente con Filippo Turati di cui fu un riconosciuto apostolo. E perchè escludere Pietro Nenni, protagonista della politica italiana del secondo dopoguerra, ma anche ‘leader’ tra i più attivi dell’antifascismo militante negli anni venti, trent...
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