
2011, Numero 8
Socialismo internazionale e italiano
1894 fascicolo 21 pagina 321
di Federico Engels
Nel momento in cui il giovane partito socialista italiano subisce i colpi della reazione governativa la più violenta, è dovere di noi, socialisti d’oltr’alpe, procurare di venirgli in aiuto. Contro gli scioglimenti di sezioni e di società noi nulla possiamo. Ma forse la nostra testimonianza non sarà inutile del tutto, di fronte alle calunnie odiose e sfacciate d’una stampa ufficiosa o corrotta. Questa stampa rimprovera ai socialisti italiani di avere, a disegno, simulate una propaganda marxista per celare sotto questa maschera una politica affatto diversa, una politica che proclama la «lotta di classe» (cosa che «ci ricondurrebbe al medio evo») e che ha per iscopo la formazione d’un partito politico aspirante alla «conquista del potere dello Stato»; laddove i partiti socialisti degli altri paesi, e i tedeschi in particolare, «non si occupano di politica, non attaccano la forma di governo in vigore», non sono infine che innocui buoni diavoli, dei quali è lecito farsi beffe! Se con ciò ci si fa beffe di qualche cosa, è del pubblico italiano. Non si oserebbe sballargli simili asinerie se non si supponesse in esso una ignoranza completa di ciò che avviene al di fuori. Se i socialisti...
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