
2011, Numero 8
Per il suffragio universale e per la repubblica
1896 fascicolo 9 pagina 130
di Leonida Bissolati
Nella lotta che si svolge in Francia, e che noi seguiamo ammirando e trepidando, non si tratta già soltanto dell’applicazione di quella riforma democraticoborghese che è la imposta progressiva sul reddito, proposta dal Ministero radicale, approvata dalla Camera e non votata dal Senato: non si tratta soltanto della permanenza al potere del partito radicale: ma si tratta di qualcosa di ben più largo o più alto: si tratta cioè di sapere se la Repubblica deve essere veramente la repubblica, ossia un assetto politico nel quale e pel quale la volontà della grande maggioranza abbia completa facoltà di farsi valere e di imporsi, o se dentro alla forma che si intitola repubblicana, se sotto le parvenze di questo che si dice «governo di popolo» debba mantenersi un potere che ha per ufficio di paralizzare lo sforzo della volontà popolare, di eludere ogni sua imposizione, rendere vana ogni sua conquista. Si tratta, in altre parole, di sapere se il popolo, e quindi il proletariato che ne costituisce la maggioranza, debba trovare nel suffragio universale un’arme e uno strumento per combattere le sue battaglie e trasformare gli ordinamenti sociali nel modo che conviene ai suoi interessi, o se una...
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