
2011, Numero 10
Mazzinianismo e socialismo (1). Convergenze-Divergenze. Due vie e una meta
1916 fascicolo 9 pagina 134
di Alessandro Levi
Giovanni di Salisbury, criticando argutamente Bernardo di Chartres «et ejus sectatores», i quali si erano sforzati di mettere d’accordo le teorie di Platone con quelle di Aristotele, «eos tarde venisse arbitror, - diceva - et laborasse in vanum ut reconciliarent mortuos qui, quamdiu in vita licuit, dissenserunt. Tardo e vano - diciamolo subito - sarebbe un analogo tentativo di postuma conciliazione fra Giuseppe Mazzini e Carlo Marx, il primo dei quali, pur non disconoscendo l’ingegno del secondo, usò ripetutamente parole severe sul conto di lui, ed il secondo gratificò, com’è anche noto, l’altro di giudizi tutt’altro che lusinghieri. Eppure, se non sono mancati, fra i molti che hanno considerato, di, proposito o di sfuggita, il pensiero del Mazzini sul socialismo, studiosi imparziali che hanno notato gli elementi comuni, ma anche i caratteri differenziali, del mazzinianismo e del socialismo, avversari di entrambi, che, in buona od in mala fede, li hanno accomunati nella lotta, e; per converso, discepoli ortodossi del Mazzini o del Marx che appassionatamente miravano ad esaltare la grandezza del proprio maestro ed a deprimere, nel confronto, le dottrine dell’altro, nemmeno sono manc...
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