
2011, Numero 10
Spirito indefessamente attivo (in ricordo di Anna Kuliscioff)
1926 fascicolo 1 pagina 14
di Giovanni Amendola
Ho avuto il privilegio di conoscere Anna Kuliscioff in anni oramai lontani: più lontani - spiritualmente - dall’oggi che non sia per distanza di tempo, Fu, se ben ricordo, nel 1909. Non mi occupavo, a quel tempo, di politica (almeno nel senso in cui me ne occupai più tardi); ed Ella, invece, veniva dalla politica, viveva di politica, vibrava tutta intera della grande passione che L’aveva sospinta, fragile ed appassionata giovinetta, a cercare nella eterna battaglia, nel sacrificio di ogni ora, nel pericolo continuo e nelle carceri, la soddisfazione di quella prepotente sete di giustizia, e di quella superiore vocazione di bontà e di amore, che costituivano l’essenza intima della sua vita, e donano l’aureola di un radiante sorriso di gioia alla luce ferma e chiara dei grandi occhi credenti. Ora, in questa donna che aveva militato, si può dire, come aveva respirato, durante tutta la sua esistenza, e che cominciava ad avvertire l’aggressione del male che soltanto ieri L’ha prostrata, io sentii tutte le nobiltà della missione, che nega il dilettantismo e l’avventura, e conferisce rigida unità di lavoro, di disciplina e di dovere ad una vita umana; ma non sentii nulla che somigliasse ad...
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