2014, Numero 8
Il “tintinnio di sciabole” e la vittoria dell'asse
Sull'orlo dell'emergenza democratica
di Critica Sociale
Le tre settimane comprese tra la caduta del governo e l'accordo quadripartite del 18 luglio sono generalmente ricordate, come il periodo del “tintinnio di sciabole”. Tale espressione, ascritta a Pietro Nenni, non trova riscontro in alcun documento del luglio 1964 e risale verosimilmente al 1967-1968, ovvero all'epoca delle inchieste dell”‘Espresso”. Come scriverà Moro nel suo Memoriale, “la situazione era tesa e tanto più per l'agitarsi dei centri di azione agraria, dichiarata espressione di destra, pieni di acredine verso il centrosinistra. Da parte loro poi i comunisti protestavano comprensibilmente per il prolungarsi della crisi”. Il timore di un colpo di Stato a opera dell'estrema destra o dei comunisti si intreccia con gli ultimi preparativi del Piano Solo e i laboriosi negoziati per la nascita del nuovo governo. Riguardo il pericolo comunista, nel corso della presente ricerca si sono reperiti diversi rapporti inviati dai servizi segreti al presidente del Consiglio e al presidente della Repubblica. Il primo memorandum in ordine di tempo, elaborato a fine novembre 1963, analizza la strategia e i metodi cui il PCI ricorrerebbe per assumere il con...
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