Il volume analizza i rapporti intercorsi tra il sionismo e il fascismo ed in particolare l’atteggiamento che Mussolini assunse verso il movimento sionista, atteggiamento che non puň essere separato dalle sue posizioni nei confronti dell’antisemitismo in generale. Come ogni regime totalitario il fascismo tendeva a concentrare nelle sue mani il massimo potere e ad imporre la sua influenza su ogni aspetto della vita politica, sociale ed economica. Nel suo tentativo di controllare la vita della nazione, il fascismo non poteva non scontrarsi con il problema ebraico e non poteva esimersi dal prendere posizione nei suoi confronti. Due considerazioni opposte determinarono di volta in volta la politica di Mussolini: da una parte il sostegno degli ebrei agli interessi italiani in Medio Oriente e dall’altra i vantaggi di un avvicinamento agli arabi, al Vaticano e infine alla Germania nazista. “lavoro molto preciso e chiaro” (Liberazione) “l’analisi di Biagini č sempre attenta a non forzare i dati della storia e mai rischia di cadere nella facile (ed errata) affermazione dell’antisemitismo del fascismo” (Nuova Rivista di Storia contemporanea) “mette a fuoco aspetti salienti”
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