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A PARIGI SI SPEGNE LA FIACCOLA
E Hillary Clinton chiede il boicottaggio USA
di adnkronos


PARIGI - Alla fine il percorso della fiaccola olimpica è stato interrotto. Dopo le proteste, che per tutto il giorno hanno accompagnato anche a Parigi la staffetta della torcia di Pechino 2008, le ultime tappe sono dunque saltate. E la fiaccola è così stata portata in pullman allo stadio Charlety .

Dopo i disordini di  Londra, a metà giornata la fiaccola olimpica era stata nuovamente riaccesa, dopo essere stata spenta dalla polizia per "motivi tecnici" attorno alle 13.30, in seguito alle proteste in favore del Tibet nella capitale francese. Per quattro volte lungo il percorso la torcia è stata messa al riparo su un pulmino, per precauzione contro i manifestanti.

La fiaccola e la staffettista sono dunque state costrette poi a salire su un autobus sotto la protezione delle forze dell'ordine, davanti alla presenza di migliaia di manifestanti pro-Tibet e contro la politica della Cina, Paese che ospiterà ad agosto i Giochi Olimpici di Pechino 2008. Intorno alle 14:20 la fiaccola era stata nuovamente riaccesa, controllata da ben 3.000 agenti che hanno formato un cordone di sicurezza per controllare il passaggio della torcia per Parigi. Ma alla fine è dovuta di nuovo 'salire' sul bus.

Una bandiera nera di quattro metri, che raffigura come manette i cinque cerchi olimpici, è stata inoltre issata da almeno tre attivisti sulla Tour Eiffel. I pompieri sono intervenuti per staccarla.

Almeno 5 i manifestanti fermati dagli agenti. E secondo quanto riferito da 'Le Monde', un consigliere municipale dei verdi ha cercato di strappare la fiaccola al primo tedoforo, l'atleta Stephane Diaganau.

Anche le autorità sportive cinesi responsabili della fiaccola chiedono alla polizia di tenerla in sicurezza sull'autobus. Le proteste erano inziate già alla Tour Eiffel dove la staffetta, blindata da un mega apparato di sicurezza di tremila agenti, è partita alle 12,30: centinaia di dimostranti che hanno risposto all'appello di Reporter Senza Frontiere hanno gridato "Libertà in Cina e Tibet".

E lanciato volantini in cui i cinque anelli olimpici sono stati trasformati in manette, secondo quanto si legge sul sito di 'Liberation'. Molti dimostranti, uomini e donne, sono stati poi prelevati a forza dalla polizia dalle strade dove si sono sdraiati nel tentativo di bloccare il passaggio della fiaccola. E durante i tafferugli tra dimostranti ed agenti è caduto a terra un uomo sulla sedia a rotelle.

Il capo di Repoter senza frontiere Robert Menard, arrestato nelle scorse settimane in Grecia per aver interrotto la cerimonia di accensione della fiaccola ad Olimpia, aveva promesso per oggi a Parigi "azioni spettacolari". Mentre il ministro degli Esteri, Bernard Kouchner, è di nuovo intervenuto sulla questione del boicottaggio della cerimonia inaugurale dei Giochi a Pechino, ribadendo che il presidente Nicolas Sarkozy, che da luglio sarà presidente di turno della Ue, "mantiene aperte tutte le opzioni".

Intanto i massimi responsabili olimpici hanno chiesto oggi a Pechino una "soluzione pacifica" della crisi in Tibet, all'indomani delle forti proteste che hanno accompagnato il passaggio della fiaccola olimpica a Londra.

"Chiediamo una soluzione rapida e pacifica della crisi in Tibet, che ha scatenato un'ondata di proteste nel mondo", ha detto Jacques Rogge, presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), in un breve discorso davanti ai presidenti del 205 comitati olimpici nazionali riuniti questa settimana nella capitale cinese.

"La fiaccola olimpica è stata presa di mira. Il Comitato Olimpico Internazionale esprime la sua viva inquietudine e chiede una soluzione rapida e pacifica - ha detto il massimo responsabile olimpico, rompendo il silenzio delle ultime settimane - qualsiasi sia la ragione, la violenza non è compatibile con i valori della fiamma olimpica ne' con i Giochi Olimpici".

L'Associazione dei Comitati Olimpici nazionali (Acno), presieduta dal messicano Mario Vazquez Rana, sta intanto preparando un documento che dovrà essere approvato oggi in cui si dichiara "...


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