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... di aver assicurato ai cinesi di trasformare Parigi in una città blindata, ma promette ciononostante azioni spettacolari. Nicolas Sarkozy, da parte sua, lascia intendere che se la situazione in Tibet non migliorasse da qui ad agosto la sua minaccia di boicottare la cerimonia d'apertura potrebbe trasformarsi in realtà. Il tragitto della fiaccola, il più lungo e contestato della storia olimpica, prosegue. Pare comunque evidente che il simbolo dei Giochi sarà al riparo dalle contestazioni solo a partire dal 4 maggio quando, dopo aver attraversato sei continenti, arriverà in Cina.
LE FIGARO
JO : pas de provocation inutileLe Olimpiadi, i loro valori e i loro simboli sono stati messi a dura prova ieri a Parigi. Era prevedibile, data l'opposizione che i giochi olimpici di Pechino hanno riscontrato, soprattutto in Francia. Il passaggio della fiamma si annunciava pericoloso. Alla fine, è stato ancora peggio. In una parola, è stato un fiasco. (…) Se i manifestanti sono riusciti nel loro intento, i poteri pubblici, dal canto loro, sono stati messi da parte. (…) Ma la cosa peggiore è che i cinesi non hanno potuto vedere nulla, nel loro paese.
INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE
Clinton says Bush should boycott Olympics opening ceremonyLa fiaccola olimpica arriva negli Stati Uniti dopo un tour europeo molto agitato, contraddistinto dalle veementi proteste di piazza di Londra e Parigi. Immancabilmente, come ogni questione attinente gli Usa, anche la questione olimpica viene fagocitata dalla campagna elettorale. Hillary Clinton ha anticipato tutti, chiedendo al presidente Bush di disertare la cerimonia d'apertura dei Giochi per sottolineare la preoccupazione ed il disappunto degli Stati Uniti di fronte all'atteggiamento cinese in Tibet e Darfur. "I violenti scontri in Tibet e la scarsa pressione esercitata da Pechino sul Sudan per fermare il genocidio in Darfur richiamano il nostro governo ad un'azione più decisa sul fronte dei diritti umani", ha detto la Clinton. Recentemente, il suo rivale Barack Obama si era mostrato dubbioso rispetto all'eventuale boicottaggio della cerimonia di agosto.