SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA- 16 maggio di Critica Sociale
(pagina 3)
... recessione. Inoltre, le statistiche premiano il corso d'azione della Banca Centrale Europea e la sua scelta di resistere alla tentazione di tagliare i tassi d'interesse, come invece fatto dalla Federal Reserve.
Se Eurostat rilascia dati abbastanza confortanti per l'Europa nel suo complesso, la Spagna registra invece un passaggio a vuoto. Uno scenario largamente previsto nel Paese iberico. La Spagna è stata tra i membri Ue più brillanti nell'ultimo decennio, ma la sua economia sta dimostrando maggiori difficoltà rispetto ad altre a reagire al clima di incertezza che si diffonde a livello globale. Alla crisi del mercato immobiliare viene imputata la responsabilità del rallentamento. Il governo di Madrid non si aspetta miglioramenti nel breve periodo e prevede ulteriori ripercussioni sulla crescita nei prossimi mesi. Nonostante i malumori spagnoli, il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Strass-Kahn, sulla scorta dei buoni risultati europei, mostra comunque un certo ottimismo e ritiene scongiurato il disastro finanziario globale che molti ancora preconizzano. EUROPA
Il Presidente della Repubblica continua a nutrire un certo sospetto per la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, nonostante l'attestazione di stima pronunciata in occasione del loro ultimo incontro, il primo maggio scorso. Non viene meno invece la simpatia di Nicolas Sarkozy per il primo ministro britannico, Gordon Brown. Per il Capo di stato francese, l'Europa ha bisogno della Gran Bretagna ed è sua intenzione fare di tutto perché gli inglesi assumano un ruolo più forte in seno all'Unione europea.
Deputato belga al Parlamento europeo, nonché ministro di Stato, Daniel Ducarme spiega perché la reintegrazione della Francia nella Nato è una cosa positiva per l'Europa, la Francia e la francofonia internazionale.
In un'intervista a TF1, il deputato socialista, vicino a Manuel Valls – in corsa per la guida del partito come in competizione con Royal e Delanoe – attacca pesantemente l'organizzazione del Psf: “è come la IV Repubblica” – afferma. “Funziona sulla ripartizione dei posti in funzione dell'influenza dei capi-corrente. Questo sistema era giustificato finché era funzionale alle diverse sensibilità ma oggi le presunte differenze non sono che una maschera per rendere più presentabili le scuderie presidenziali. Il problema – continua il deputato – è che queste scuderie non producono più dei cavalli vincenti ma perdenti. Sarebbe dunque opportuno interrogarsi sulla loro utilità”
Il deputato socialista Laurent Fabius ha appena divulgato un documento in cui formula una serie di proposte economiche. Si tratta di idee quanto meno vecchie, se non addirittura bizzarre. L'obbiettivo di Fabius, probabilmente, era quello di far sentire la propria voce nel dibattito che il Partito si accinge a svolgere, in vista del prossimo congresso. Nella sostanza, la visione economica di questo un tempo rispettato leader del Psf, manca di competenza e serietà. Era stato proprio Fabius, tuttavia, che aveva descritto con questi termini il profilo del candidato presidenziale ideale.
Nel giorno del grande sciopero degli insegnanti che ha paralizzato le scuole francesi, Nicolas Sarkozy ha annunciato che chiederà al governo un progetto di legge per l'introduzione del servizio minimo garantito, con l'obbiettivo di garantire il “diritto all'accoglienza” nelle scuole primarie in caso di sciopero. Il diritto allo sciopero, ha detto il Presidente – è inviolabile. Ma altrettanto inviolabile è il diritto dei genitori di potersi recare a lavoro, anche quando gli insegnanti dei loro figli sono in sciopero.La proposta ha suscitato l'indignazione dei sindacati.
Termini d'uso | Crediti | Registrazione Tribunale di Milano n°537 del 15/10/1994 - P.iva: 09155900153 - La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250