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SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA- 19 maggio

di Critica Sociale



(pagina 4)

... lessibili le garanzie previste dal diritto del lavoro. Ora, di questo intervento non si sentiva affatto la necessità. Il problema, infatti, non è per le grandi imprese che potranno gestire una regolamentazione più rigida, ma per le imprese di medie o piccole dimensioni. Dopo il fiasco delle misure fiscali, ci si sarebbe attesi dal Primo Ministro una maggiore cautela nella riforma del mercato del lavoro. E invece non è stato così.

-EDITORIALI
LE POINT
Birmanie : la dictature au labo
Bernard-Henri Lévy


La dittatura è sorda (…). La dittatura odia il suo popolo, ed è un odio freddo, totale, mortale.
La dittatura è folle. Non è solo crudele, è folle – clinicamente folle – e anche paranoica.  Come altro definire un regime che preferisce lasciare morire il suo popolo pur di non aprire le porte ai medici senza frontiere che bussano per portare aiuto, medicine e cibo ?

CHICAGO TRIBUNE
Democracy and marriage

La storia insegna che pronunce giudiziali controverse non sanciscono definitivamente un diritto, soprattutto se scatenano una reazione popolare di segno opposto. E' il caso del diritto di abortire. Dopo la celeberrima sentenza Roe vs Wade del 1973, che lo rese lecito, il diritto in questione è stato limitato nei fatti dalla reazione dei gruppi anti-abortisti ed oggi esiste nella Corte Suprema una maggioranza in grado di cancellarlo. A maggior ragione, la presa di posizione della Corte californiana a favore dei matrimoni fra omosessuali rischia di scatenare contromisure e battaglie legali e referendarie. Evidentemente, la scelta liberal della Corte suscita già aspre polemiche. E' dubbio che il pronunciamento californiano incontri i gusti della maggioranza della popolazione e per questo è difficile che si imponga alla società o che faccia scuola nel Paese.

INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE
Obama and Israel
Thomas L. Friedman


Trovo stucchevoli e fuorvianti le polemiche degli ultimi tempi sulla presunta natura filo-palestinese o anti-israeliana di Barack Obama. Come ebreo americano non perdo tempo a considerare quale presidente Usa sarà più favorevole ad Israele. Io voterò quel candidato che saprà convincermi della sua capacità di rafforzare politicamente ed economicamente gli Stati Uniti nel mondo. George W. Bush non l'ha fatto. La sua azione in Medio Oriente ha rafforzato i nemici dell'America e di Israele. Obama farà meglio? Non lo so. So soltanto che anche ad Israele converrà avere a che fare con un presidente Usa in grado di ridonare all'America il rispetto che il suo status sulla scena internazionale merita. Un'America forte è la migliore garanzia per Israele. Le dovute e ridondanti manifestazioni di amicizia non servono a rafforzare la sicurezza dello Stato ebraico.

L'EXPRESS
Le Fart
Jacques Attali

La Francia, che si accinge ad assumere la Presidenza dell'Unione Europea, deve interrogarsi su quali siano i partner all'altezza delle sfide planetarie. Germania, Russia e Turchia : sono i vecchi nemici con i quali è necessario cooperare, superando le vecchie rivalità, definendo nuove frontiere e costruendo un fronte grande abbastanza da permettere di affrontare insieme la grandezza dei problemi mondiali.

THE OBSERVER
Why I believe stem cell researchers deserve our backing
Gordon Brown

Questa settimana il Parlamento prenderà delle decisioni che influenzeranno non solo la ricerca scientifica ma anche il diritto degli individui di beneficiare dei progressi della scienza nel campo dell'em...


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