SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA- 6 giugno di Critica Sociale
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... ropeista”, il Cremlino manterrà una sostanziale continuità con la politica estera di Vladimir Putin – ribadendo il legame privilegiato con Germania, Francia e Italia.L'autore ammonisce tuttavia a non sottovalutare il successore di Putin: le sue buone maniere – dice – non devono essere prese come un segnale di subordinazione al neo primo ministro.
Il nuovo Presidente russo potrebbe lanciare un segnale forte della sua indipendenza rispetto all'era Putin: concedere la grazie a Mikhail Khodorkovsky. La Cancelliere tedesca, Angela Merkel, che non ha mai risparmiato critiche severe per la trasgressione sistematica dei diritti umani da parte delle autorità moscovite, ha esplicitamente voluto porre la questione nell'agenda dei colloqui con Medvedev, che si è recato a Berlino, per la sua prima visita ufficiale europea.
Medvedev è al potere da quattro settimane. Apparentemente, non si vedono significativi cambiamenti. Tuttavia, il nuovo Presidente ha già mandato alcuni segnali della linea liberale che ha promesso di seguire: ha annullato un provvedimento contro una giornalista del gruppo editoriale anti-putiniano sostenuto all'epoca da Mikhail Khodorkovsky, ed ha respinto alla Duma un disegno di legge che puntava ad inasprire la censura sulla stampa. Ma c'è qualcosa di ancora più significativo nelle prime mosse di Medveved, qualcosa che potrebbe segnare una rottura con l'era putiniana: l'indipendenza del sistema giudiziario dal controllo del Cremlino.
Le difficoltà incontrate dalla BP in Russia, per la joint-venture con TNK, dimostrano quanto pericoloso ancora sia fare affari a Mosca dove istituzioni deboli minano lo Stato di Diritto, rendendo il mercato vulnerabile alla corruzione ed agli interessi della politica.
Prima uscita internazionale del neo Presidente al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, l'importante evento del business russo. L'appuntamento offrirà a Medvedev l'opportunità di illustrare la politica economica della sua presidenza. Lo scorso anno, il Forum era stato boicottato dagli uomini d'affari russi di Londra, in segno di protesta contro l'allora capo del Cremino, Vladimir Putin.
A che punto sono i rapporti tra Mosca e la Cecenia e quale il peso del fattore “petrolio”? Al tema è dedicato l'ultimo rapporto del Research Centre for Eastern European Studies. Il petrolio ceceno è sempre stato al centro del conflitto, ed una risorsa di arricchimento personale per i signori della guerra e gli agenti dei servizi speciali moscoviti grazie al mercato nero. Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, accusa Rosneft, la compagni...
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