di di Giuseppe Scanni
Editore: creiticasociale
2007
La sospensione, decisa da Mosca (come la Critica aveva anticipato nell'intervista al comandante della NATO, H.Scheffer –“Il ritorno dell'Orso Bianco”, ndd) della sua partecipazione al trattato sulle Forze Convenzionali in Europa è il suggello della volontà di rinegoziarele condizioni che la costrinsero, nel 1990, a prendere atto dell'implosionedell'impero sovietico. Occorre secondo Mosca rivedere le posizioni di influenza inEuropa, fortemente messe in crisi dall'allargamento dell'Unione Europea edell'Alleanza Atlantica.
Chi ricorda le due visite diSchroeder a Breznevavvenute aMosca nel 1980 e nel 1982 negli stessi mesi in cui i sovietici iniziavanol’invasione dell’Afghanistan e puntavano i missili SS-20 sull’Europaoccidentale, e chi ricorda che Schroeder riteneva lo stesso Breznev piùpropenso a parlare di pace degli americani?
Lo scorso aprile, ilgoverno Prodi festeggiava la soluzione finale della crisi energetica per ilnostro paese. Con l’accordo siglato dal gruppo Enel-Eni con il monopolista russodell’energia - la Gazprom nazionalzzata da Vladimir Putin - si annunciavaquello che avrebbe dovuto rappresentare un grande successo politico del governodi centro-sinistra ed una grande opportunità per il nostro paese che, cosìparco di infrasrutture energetiche, avrebbe d’allora in poi goduto delcontrollo diretto su uno tra i maggiori giacimenti di gas naturale dellaregione siberiana.
Si trattava evidentementedi una bufala colossale. Come dichiarato ieri dall’ad di Enel,
Il New Labour sembra essersi lasciato definitivamente alle spalle le laceranti divisioni che hanno accompagnato il lungo addio di Tony Blair alla leadership del governo e del partito. Se lo stesso Peter Mandelson, attuale commissario europeo al Trade, da sempre "cervello" del blairismo e legato da lunga amicizia all'ex leader laburista, giunge a dichiarare a margine della Conferenza di Bournemouth- nel corso di un incontro promosso dalla rivista Progress - di essere d'ora in poi pronto a lavorare al fianco del nuovo Premier, Gordon Brown, significa che l'ipotesi "shock" (come la definiscono i giornali inglesi) di una convocazione anticipata delle elezioni politiche prima della prossima estate, non sembra del tutto campata in aria. Certo, il...
Non si può non osservare - alla vigilia della prima visita ufficiale in Russia - che il Presidente francese, Nicolas Sarkozy, abbia fatto nulla per nascondere la propria ostilità verso il Cremlino.
Le settimane precedenti al viaggio che gli farà incontrare – il 9 e 10 ottobre prossimi - il Presidente Vladimir Putin, il Capo dell'Eliseo non ha mancato infatti occasione per chiarire la posizione della Francia: dapprima con una serie di meditati ammonimenti contro la scarsa cautela mostrata da Mosca nel muoversi sullo scacchiere internazionale; quindi con un viaggio in Bulgaria, il 4 ottobre scorso – dove è stato insignito di un'alta onoreficenza di Stato per il ruolo svolto nella liberazione delle infermiere condann...
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