La lettera al Corriere della Sera dell'Ambasciatore israeliano a Roma
Caro direttore,
sono passati sessant'anni da quando le Nazioni Unite composero il conflitto arabo-israeliano, sancendo la creazione di due stati per due popoli. Il fallito conseguimento di questa soluzione a due stati ha significato decenni di sofferenza per entrambi i popoli, e tuttavia la giustezza di questa soluzione rimane valida. La soluzione a due stati è la via migliore, per israeliani e palestinesi, per stabilire pace e sicurezza per sé stessi e per gli altri. La conferenza di Annapolis, in questi giorni, ha proprio lo scopo di rinnovare questo sforzo per conseguire la pace. È un nuovo inizio per un processo atteso da tempo.
La conferenza di Annapolis costituirà un punto di partenza, e tutti i partecipanti rinnoveranno l'impegno fondamentale per una soluzione pacifica. A ciò seguiranno colloqui inten...
LONDON — Protesters objecting to China's human rights record clashed with the British police on Sunday as the Olympic torch was carried through London on its way to the summer Olympic Games in Beijing.
Accoglienza senza precedenti per il Pontefice a Washington
Se leggo la storia di queste vittime innocenti, mi è difficile comprendere come sia possibile che dei preti abbiano potuto tradire la propria missione che è quella di donare la consolazione e l'amore di Dio. È un grande dolore per la Chiesa degli Stati Uniti, per la Chiesa in generale e per me personalmente.”Con un atto di profonda, umana umiltà, Papa Benedetto XVI inaugura il suo primo viaggio apostolico negli Stati Uniti. Accolto al suo arrivo alla base Andrews dell'aereonautica statunitense Leggi la scheda completa >>
Lunedì Sarkozy, in qualità di Presidente di turno della UE, si reca in Irlanda per sollecitare un secondo voto sul Trattato di Lisbona. Il tentativo è quello di rimettere in moto il meccanismo bloccato, ma la prospettiva è cambiata
Lunedì Sarkozy, in qualità di Presidente di turno della UE, si reca in Irlanda per sollecitare un secondo voto sul Trattato di Lisbona. Il tentativo è quello di rimettere in moto il meccanismo bloccato, ma la prospettiva è cambiata. Sarkozy vuole restituire l’Europa ai cittadini, vuole un mercato protetto che imponga regole “ambientali”, “sanitarie”, “sociali” alle proprie imprese, e pretenda reciprocità, in nome di una concorrenza autenticamente equa e leale. Vuole un’Europa in cui la libertà di circolazione sia un’opportunità per gli studenti, i viaggiatori, gli imprenditori europei, non un trucco per permettere ad immigrati ...
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