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SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA-2 aprile

di Critica Sociale


INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE
Afghanistan, Pakistan and NATO
Karl F. Inderfurth

Il summit Nato di Bucarest  inizia in un momento delicato sia per gli assetti interni dell'alleanza che per gli sviluppi della missione in corso in Afghanistan. Naturalmente, anche il Pakistan, dati gli stretti legami fra Islamabad e Kabul, rimane al centro dei pensieri dei 26 Stati membri. Il presidente Pervez Musharraf e la maggioranza parlamentare a lui avversa che è uscita dalle ultime elezioni legislative si trovano infatti a fronteggiare una situazione complicata e potenzialmente instabile. I taliban ed al-Qaeda stanno rinforzando i loro santuari lungo le aree tribali pakistane, minacciano la stessa coesione del grande Paese islamico e mirano a ricostituire nell'area la base di coordinamento del terrorismo internazionale. I destini di Pakistan ed Afghanistan sono inestricabilmente intrecciati e possono incidere pesantemente sulla sicurezza regionale e globale. Il vertice Nato dovrà considerare attentamente i passi da intraprendere per garantire loro il necessario sostegno.

THE WASHINGTON POST
Bush Pressing NATO to Set Membership Path for Ukraine, Georgia
Peter Baker

Prima di partecipare all'ultimo vertice Nato della sua presidenza, George W. Bush visita l'Ucraina ed entra subito nel vivo della questione più sensibile tra quelle sul tavolo del summit di Bucarest. Secondo il presidente Usa, la controversia rispetto all'eventuale ammissione nella Nato di Georgia ed Ucraina rappresenta un test probante per l'Europa. L'accoglimento nella comunità euro-atlantica di Tbilisi e Kiev costituirebbe “un passo vitale per la costruzione di nuovi assetti strategici più sicuri e stabili.” Nonostante l'intransigente postura russa, Mosca è contrarissima e si è dichiarata pronta a puntare missili nucleari sulle due ex repubbliche sovietiche, Bush sottolinea come il Cremlino non abbia alcun potere di veto al riguardo ed auspica che il processo di convergenza vada avanti.

LE FIGARO
Les cinq défis de l'Otan  au sommet de Bucarest
Arnaud de La Grange

A Bucarest si discuterà di Afghanistan, di allargamento, dello scudo anti-missile e dei progetti di riforma della Nato. Per la Francia, tuttavia, il vertice potrebbe assumere rilevanza anche sotto un altro profilo. Nicolas Sarkozy dovrebbe compiere un nuovo passo verso il ritorno di Parigi nella struttura militare integrata Nato, abbandonata  clamorosamente da Charles De Gaulle nel 1966. Il pieno rientro francese nell'alveo della comunità di sicurezza atlantica presuppone però un passaggio preliminare: un genuino rinnovamento dell'alleanza accompagnato da un progressivo e parallelo sviluppo della Pesd, la Politica Europea di Sicurezza e Difesa. La Francia vorrebbe sostenere fortemente il progetto di difesa europea durante la presidenza della Ue, che deterrà a partire dal prossimo mese di luglio. Un segnale positivo da Washington sarebbe gradito all'Eliseo.

THE NEW YORK TIMES
Carrying Primary Scars Into the General Election
Katharine Q. Seelye e Julie Bosman

Hillary Clinton rifiuta di concedere anzi tempo la nomination a Barack Obama e molti Democrat storcono il naso, temendo che ciò possa favorire una vittoria Repubblicana. Se la competizione si protraesse ed i toni si accendessero oltre misura, diventerebbe difficile riunificate poi il Partito per la sfida finale a John McCain. La storia non è di grande aiuto. Spesso nomination battagliate hanno avuto esiti disastrosi, come accadde nel 1980 al presidente Carter che, respinto a fatica l'assalto del compagno di Partito Edward Kennedy, venne poi sconfitto dal Repubblicano Ronald Reagan. Nel 1976 era stato lo stesso Reagan a contendere sino in fondo la nomination al presidente Gerald Ford, poi battuto da Carter. Tuttavia, è difficile stabilire se il risultato sarebbe stato diverso in caso di mancata competizione all'interno del Partito poi perdente in autunno. In altre circostanze, la collaborazione tra il vincitore della Convention e lo sconfitto, anche dopo un'aspra competizione elettorale, si risolse positivamente. Difficile prevedere come andrà questa volta.

THE GUARDIAN
Zimbabwe on a precipice as pressure grows on Mugabe
Chris McGreal

Robert Mugabe sembra intenzionato a rimanere aggrappato ad un potere ...


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