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Brescia nella lunga teoria del terrore
"Signor Presidente"
BRESCIA, OGGI 28 MAGGIO 1974

di Giuseppe Sarno

Comincia così il discorso che Luciano Lama rivolgendosi al presidente della Repubblica Giovanni Leone  tenne a Brescia  il giorno 31 maggio 1974 in occasione dei funerali delle vittime della strage di Piazza della Loggia. Commemorando le vittime Lama ricordava a Leone e a tutta la città di Brescia, che commossa si era riunita per piangere  i propri morti, come si era giunti a quel punto e chiedendo giustizia allo Stato che Leone rappresentava in quel tragico momento affermava " i lavoratori son un presidio della democrazia e non si fanno giustizia da sè!" Ora come allora i lavoratori hanno sempre difeso tenacemente e senza tentennamenti la democrazia." E più avanti " Il fascismo non solo in Italia, ha sempre utilizzato le inquietudini e l'insicurezza sociale delle masse più diseredate per costruire sulla disperazione dei poveri, con il finanziamento dei gruppi privilegiati, le proprie fortune politiche." e chiudeva " I lavoratori non si piegheranno sotto il terrorismo dei fascisti, dei mandanti dei sicari. .....Il fascismo non tornerà!

Ma Cosa era successo e perché? Il 19 maggio 1974 alle ore 3,30 del mattino Silvio Ferrari un giovane estremista di destra muore per l'esplosione di un ordigno che trasportava sulla sua moto. Il 21 maggio fu recapitata al "Giornale di Brescia" un volantino firmato dal "Partito Nazionale Fascista sezione Silvio Ferrari"  che preannunciava nuovi attentati. I sindacati indissero uno sciopero generale per il 24 maggio. Durante il comizio in piazza della Loggia esplose un ordigno che uccise otto manifestanti. L'attentato verrà rivendicato dalla sigla " Ordine Nero Gruppo Anno zero, Brixien Gau per vendicare la morte del camerata Ferrari." 

 

 

Il 21 febbraio 2014 la Suprema Corte di Cassazione annulla le assoluzioni di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte  rinviando gl atti alla corte d'Appello di Milano dove la giudice  Anna Conforti scrive nella sua sentenza d’Appello che responsabili sono Maggi e Tramonte. Successivamente il 20 giugno 2017  la Corte di Cassazione conferma la sentenza d’Appello che nel 2015 aveva comminato l’ergastolo a Carlo Maria Maggi e a Maurizio Tramonte. La strage di Brescia ha finalmente dei responsabili.Forse!

Quarantatrè anni  per dare un nome ai colpevoli sono tanti e non ripagano certamente il dolore, la rabbia lo strazio, la disperazione di chi ha vissuto quei momenti continua a piangere si suoi morti.

Quei terribili giorni vanno ricordati perchè come disse Luciano Lama bisogna spiegare ai giovani che cosa è stato il fascismo, che la democrazia non ci è stata regalata ma è stata conquistata giorno per giorno strappandola all'aggressione fascista che non si è fermata all'indomani della caduta del regime, ma ha è continuato ad operare per anni attraverso trame oscure, depistaggi, tradimenti di servitori dello stato, che ignobilmente venivano meno al quel giuramento di fedeltà allo Stato.  In Italia dal 1960 a 1976 ci sono state dieci stragi circa 1.500 attentati, quasi 4.000 morti oltre 35.000 feriti.  E' stata definita una guerra civile a bassa intensità.



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CRITICA SOCIALE
Rivista fondata nel 1891 da Filippo Turati
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Direttore responsabile: Stefano Carluccio

Reg. Tribunale di Milano n. 646 del 8 ottobre 1948
edizione online al n. 537 del 15 ottobre 1994

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