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SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA-16 aprile

di Critica Sociale


INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE
EU treads lightly on rights issue with China
Stephen Castle

Il commissario europeo per il Commercio, Peter Mandelson, si aggiunge a coloro secondo i quali imbarazzare pubblicamente la Cina in questa delicata fase di preparazione ai Giochi Olimpici potrebbe rivelarsi non solo inutile per la tutela dei diritti umani nel mondo ma anche dannoso per gli interessi commerciali del Vecchio Continente. “Dire ai cinesi che ci auguriamo che le loro Olimpiadi falliscano miseramente equivale a precludersi ogni forma di dialogo costruttivo con Pechino”, ha ribadito Mandelson in una conferenza stampa tenutasi a Londra.

THE GUARDIAN
China will execute 374 people during Olympics, Amnesty estimates
Allegra Stratton

Un altro fronte rovente rischia di aprirsi nella controversi pre-olimpica tra Pechino e quei governi e quei settori dell'opinione pubblica mondiale più attenti alle tematiche concernenti il rispetto dei diritti umani. Secondo i dati di Amnesty International, mentre gli atleti di tutto il mondo si sfideranno per la gloria imperitura, i record e le medaglie, in Cina verranno eseguite 374 condanne a morte. Per alcuni membri della notissima organizzazione non governativa, le condanne capitali in Cina, leader mondiale nel settore, ammonterebbero addirittura ad ottomila all'anno contro le poche centinaia note ufficialmente. Il dato è agghiacciante, così come l'idea che il governo di Pechino non prenda in considerazione l'ipotesi di sospendere le esecuzioni nemmeno durante una manifestazione unica ed ecumenica come le Olimpiadi dovrebbero essere.

THE GUARDIAN
Brown adopts Blair's 'bridge' strategy in US relations
Nicholas Watt

Gordon Brown pare si sia infine deciso ad accettare una delle più controverse eredità lasciategli da Tony Blair. Il premier britannico ritiene infatti di dover mantenere quella Special Relationship con gli Usa, che il Regno Unito non ha mai abbandonato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi, ma che con la collaborazione Blair-Bush aveva toccato il punto più alto. Brown, appena nominato primo ministro della Corona, aveva invece tentato di mantenere un certo distacco dall'alleato, timoroso di essere associato all'impopolare e discussa politica internazionale condotta da George W. Bush nei suoi due mandati alla Casa Bianca. Ora il tono è cambiato. Alla vigilia della sua visita di tre giorni negli States, Brown tiene a riconfermare il fortissimo legame politico-culturale tra i due Paesi ed auspica che Londra possa fungere da ponte per una totale riconciliazione euro-atlantica.

THE NEW YORK TIMES
Tax Cuts at Center of McCain's Economic Plan
Michael Cooper

Il senatore John McCain, candidato Repubblicano alla Casa Bianca, ha presentato a Pittsburgh, in Pennsylvania, un piano organico di come intenderebbe gestire l'economia Usa nel caso divenisse presidente. Queste le proposte principali: tagli fiscali, sospensione delle spese federali discrezionali  per un anno, premi assicurativi più alti per i più ricchi beneficiari del Medicare (il sistema sanitario Usa), sospensione dell'imposta federale sul gas per ridare slancio alla fiacca economia Usa. McCain non ha reiterato la sua precedente promessa di riequilibrare il budget federale entro la fine del suo eventuale primo mandato, ma ha ribadito la sua volontà di rendere permanenti i tagli alle tasse operati dall'amministrazione Bush e di semplificare il sistema fiscale americano. McCain ha insistito sul fatto che i più fortunati dovrebbero contribuire con maggiore generosità alla spesa sanitaria, sgravando le casse federali, ed ha sollecitato il Congresso a sospendere già dal Memorial Day (il 26 maggio), e sino al Labor Day (il 1 settembre), l'imposta di 18.4 centesimi di dollaro al gallone sul gas. Infine, ha confermato la sua fondamentale ispirazione liberoscambista ed ha sfidato su questo punto i due rivali democratici, accusati di voler aumentare la pressione fiscale e di “aver decantato agli americani le false virtù del protezionismo.” Quasi all'unisono Barack Obama ed Hillary Clinton hanno criticato il programma “che pare scritto, e probabilmente lo è, da un lobbista delle grandi corporations”, nelle parole del portavoce del senatore di Chicago, Bill Burton, e che secondo Neera Tandem, la direttrice della campagna di Hillary , “promuove una politica fiscale irresponsabile, avvantaggia le grandi compagnie petrolifere a danno della salute dei cittadini e dell'ambiente”.

THE GUARDIAN
Putin bolsters post-presidency powers with pa...


  
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