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ALTA TENSIONE NEL CAUCASO
Dopo l'attacco georgiano all'Ossezia del Sud, Putin minaccia l'intervento armato



(Adnkronos) Tskhinvali, capitale dell'Ossezia del sud, è sotto il fuoco di mortai e lanciarazzi: caduti nelle mani dei militari della Georgia cinque villaggi dei separatisti, almeno 15 i civili uccisi negli scontri seguiti a quelli di ieri. Le forze aree georgiane nella notte hanno bombardato anche le postazioni dei separatisti nel villaggio di Tkverneti, mentre dalle prime luci dell'alba sono in corso intensi scontri a fuoco tra le truppe di Tbilisi e i ribelli nella capitale.

Il ministero della Difesa georgiano ha mobilitato i riservisti da spedire nella provincia autonoma, mentre "Tskhinvali è circondata dalle forze georgiane", ha riferito il ministro per la Reintegrazione della Georgia, Temur Iakobashvili, confermando che l'esercito di Tbilisi ha preso il controllo di cinque villaggi osseti. L'operazione è stata giustificata come una risposta al "regime criminale" dei separatisti, tesa a "ripristinare l'ordine".

Il presidente georgiano, Mikheil Saakashvili, poco fa ha dichiarato lo stato di "mobilitazione generale" contro i separatisti. Le vittime sarebbero centinaia, secondo quanto scrive l'agenzia di stampa russa 'Interfax'. Da parte sua, la Russia "sotto la direzione del presidente Dmitri Medvedev" studia "misure d'urgenza" per "ristabilire la pace" nella regione, secondo l'agenzia russa 'Itar-Tass'. La Federazione russa ha invitato la comunità internazionale ad intervenire per "evitare un bagno di sangue".

Su richiesta di Mosca, per esaminare e discutere il conflitto caucasico, si era riunito in seduta straordinaria il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite al Palazzo di Vetro di New York. Ma la sessione si è conclusa senza che i 15 membri del massimo organo esecutivo dell'Onu abbiano raggiunto un accordo su una dichiarazione comune sulla crisi.

L'ambasciatore della Russia all'Onu, Vitali Churkin, ha lamentato una mancanza di volontà politica tra i partner del Consiglio di Sicurezza. Churkin e un rappresentante della Georgia si sono reciprocamente accusati della responsabilità dell'escalation delle violenze nella regione.