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La decisione del governo britannico di alzare al 45% l'aliquota sui redditi più elevati (una misura che sarà introdotta nel 2011 e che interesserà coloro che guadagnano più di 150.000 sterline all'anno, ndr) ha sollevato perplessità nel mondo imprenditoriale. In qualità di Business Secretary del governo Brown, Peter Mandelson, ha difeso il provvedimento durante la conferenza annuale della Fabian Society, tenutasi a Londra lo scorso 17 gennaio. “Le politiche fiscali dovrebbero essere guidate dalle circostanze economiche e dall'interesse nazionale del momento. La decisione di innalzare al 45% l'aliquota sui redditi più alti risponde all'esigenza di far sì che, in un momento di così grave difficoltà, ognuno contribuisca equamente alla spesa pubblica”. Così si è espresso Mandelson durante la sessione “Fairness in a Recession.”

”Il Labour dovrebbe creare uguaglianza di opportunità con molta più convinzione piuttosto che tentare vanamente di imporre l'uguaglianza dei risultati per mezzo di politiche pubbliche” ha continuato il ministro, che invita tutti, sia i sindacati che l'impresa, a non intravedere nelle misure fiscali del Labour un tentativo di colpire la fascia ricca della popolazione in nome di superiori esigenze di giustizia sociale. Si tratta semplicemente di richiedere ad ogni cittadino, secondo le proprie disponibilità, di contribuire al bilancio pubblico e al sostentamento dell'economia britannica, pesantemente colpita dalla recessione. “La globalizzazione ci invita a stipulare un contratto sociale –una versione riformata del modello sociale europeo che ricorra a politiche economiche liberali in un quadro di riferimento socialdemocratico.” Ciò considerato, Mandelson mira a contrastare “la corrosiva politica del risentimento di classe” con l'aspirazione ad “innalzare le persone”, ricordando come il New Labour, dal 1997 al 2008, abbia perseguito attivamente la giustizia sociale senza colpire necessariamente le fasce benestanti della popolazione.

”Non ho nulla in contrario al fatto che prestazioni professionali eccellenti vengano adeguatamente retribuite. Non vi è nulla di male se il merito viene premiato con alti stipendi, anche se spesso, con riferimento al settore dei servizi finanziari, negli ultimi dieci anni un elevato livello dei guadagni non ha sempre corrisposto al valore effettivo delle prestazioni.” Fatto salvo ciò, “un sistema di tassazione progressivo rimane vitale per garantire servizi e beni pubblici ai cittadini, per sostenere i lavoratori disoccupati e per assicurare altre basilari prestazioni sociali. ” Tutte considerazioni che, unite alla particolare situazione economica in cui versa il Regno Unito, hanno spinto il governo ad innalzare per la prima volta l'aliquota sui redditi più alti.

Sollecitato dal leader sindacale Anthony Woodley, che chiedeva al governo di salvaguardare i posti di lavoro nel disastrato settore dell'automobile, Mandelson ha risposto con una chiara (anche se forse impopolare) presa di posizione, affermando come egli ritenga preferibile aiutare le persone a ricollocarsi nel mondo del lavoro piuttosto che concentrare l'azione governativa nell'anacronistico tentativo di preservare l'occupazione in comparti produttivi destinati al declino. Prima di concludere il Business Secretary ha nuovamente sottolineato gli errori e le malversazioni che hanno caratterizzato “l'industria dei servizi finanziari” negli ultimi anni, colpendo duramente le tasche dei risparmiatori britannici: “auspico in futuro una maggiore differenziazione, che dia minor credito all'economia virtuale a vantaggio dell'economia reale”.
 

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