La sensazione di disagio avvertita alla Conference è stata palpabile. L’impressione è che nessuno si attendesse davvero la vittoria di Ed Miliband e nessuno fosse pronto a considerare le conseguenze indesiderate di una competizione tra due candidati così forti. Una criticità accentuata dal coinvolgimento familiare. Parlando con diversi iscritti e parlamentari laburisti, si è potuta toccare con mano la tensione avvertita il 25 settembre, il giorno della votazione. (Critica Sociale n.7)