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SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA-14 aprile

di Critica Sociale



(pagina 2)

... cco che si rinnova lo spettro di una vergognosa sottomissione all'America. Ma aldilà dell'evidente demagogia  (in Francia si crede che fustigare l'America sia sempre utile, ma è davvero così?), le proteste si fondano su una buona dose di contro-verità, che fanno spesso il paio, ad una certa ipocrisia.

CHICAGO TRIBUNE
Pope's U.S. visit seen as pivotal
Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, sta per raggiungere il suolo americano ed i 67 milioni di cattolici statunitensi. A Washington incontrerà il presidente Bush, alti prelati cattolici e leader di diverse religioni, a New York parlerà all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e si raccoglierà in preghiera davanti a Ground Zero. Una visita insidiosa per il pontefice, che non potrà eludere gli scandali in cui è incappata la Chiesa d'oltre-Atlantico. Inoltre, il Papa dovrà riprendere il dialogo con i cattolici americani, per aiutarli a rinnovare la propria fede e per contrastare il calo delle vocazioni che, insieme alle difficoltà finanziarie, colpisce il cattolicesimo Usa. Lasciare spazio alle interpretazioni laiche e progressiste del messaggio cristiano o riaffermare la validità assoluta dei valori cardine della religione? Il Papa sarà in grado di farsi ascoltare dai nuovi cattolici americani, soprattutto immigrati, sinora recalcitranti a sottostare ai precetti più restrittivi?

THE WALL STREET JOURNAL
Pope, White House Bonds Expected to Strengthen
John D. McKinnon

Si prevede una rinnovata sintonia d'intenti tra Vaticano e Casa Bianca alla vigilia dell'incontro tra Papa Ratzinger e George W. Bush. L'opposizione pubblica della Santa Sede alla guerra in Iraq si attenuerà in nome della lotta all'estremismo di matrice islamica. Il pontefice è consapevole del fatto che un troppo rapido ritiro delle truppe americane dall'Iraq condurrebbe ad un riesplodere della violenza, che finirebbe inevitabilmente per colpire anche la minoranza cristiana irachena.

HAARETZ
Ex-U.S. pres. Carter to Haaretz: 'Israel must talk to everyone'
Akiva Eldar

L'ex presidente Usa Jimmy Carter concede un'intervista in esclusiva ad Haaretz e risponde alle critiche che gli stanno piovendo addosso da più parti. Durante il suo viaggio in Medio Oriente, Carter intende infatti incontrare il leader di Hamas Khaled Meshal, che il governo Olmert considera un ispiratore del terrorismo anti-israeliano. “Israele deve parlare con tutti”, questa l'opinione di Carter, che si dice peraltro convinto di poter indurre Hamas ad impegnarsi per la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit, un vero caso internazionale ormai. La sorte di altri militari israeliani è tuttora sconosciuta. Anche su questo punto Carter si impegna personalmente. Il vertice con Meshal servirà inoltre a verificare la disponibilità di Hamas a trattare con Israele sulla base del cosiddetto Piano Arabo di pace, che prevede il riconoscimento dello Stato ebraico in cambio della restituzione dei Territori conquistati nel 1967, una soluzione equa per il problema dei profughi palestinesi e della nascita dello Stato palestinese.

INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE
Bush aide calls European protests over Olympics a 'cop-out'
Brian Knowlton

Gordon Brown ed Angela Merkel dichiarano di non voler prendere parte alla cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici dell'8 agosto prossimo, Nicolas Sarkozy sta seriamente considerando l'opportunità di fare altrettanto, a meno che le autorità cinesi non intraprendano un dialogo con il Dalai Lama. Il consigliere per la Sicurezza Nazionale Usa, Stephen Hadley, ritiene invece che simili prese di posizione non aiutino il confronto con Pechino. Una pstura più morbida, come la quiet diplomacy che gli Stati Uniti stanno portando avanti, si rivelerebbe invece più efficace di sortite spettacolari ma prive di sostanza politica. “Cop-out”, scorciatoia, il termine usato da Hadley per definire la decisione dei leader europei di boicottare l'inaugurazione delle Olimpiadi.

THE OBSERVER
Brown calls on banks to cut interest rates for borrowers
Jo Revill e Heather Stewart

Forte richiamo del premier britannico Gordon Brown alle banche, affinché taglino i tassi di interesse e facciano chiarezza sulla loro reale situazione debitoria, per aiutare il mercato ad uscire dalla fase d'incertezza nella quale è precipitato. Nonostante la Bank of England abbia tagliato per tre volte i tassi dal mese di dicembr...


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