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SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA-9 maggio

di Critica Sociale



(pagina 3)

... laburisti dai tory e riprendere il controllo del partito, dopo la disfatta elettorale e la bomba del referendum sull'indipendenza in Scozia accesa dalla leader del Labour locale, Wendy Alexander?

FINANCIAL TIMES
Brown limps towards an unhappy ending
Philip Stephens

Brown non è il solo leader nei guai in Europa ma, rispetto ai colleghi Merkel e Sarkozy, è senz'altro quello messo peggio. La sconfitta a Londra e il risultato ottenuto dal Labour nel resto del paese – il peggiore dagli anni ‘60 – creano al primo ministro britannico un problema politico non paragonabile ai disguidi interni affrontati dai colleghi di Germania e Francia.La differenza tuttavia risiede altrove. Mentre le sinistre francese e tedesca non offrono una reale alternativa ai partiti di governo, in Gran Bretagna la destra di David Cameron si presenta già agli occhi degli elettori come una opzione credibile.

THE TIMES
Scottish independence: too much, too late

La golden rule della politica vuole che se sei nella fossa, la smetti di scavare. Ebbene, non è quello che la leader dello Scottish Labour Party, Wendy Alexander, ha ritenuto di dover fare. La sua sortita sul referendum per l'indipendenza in Scozia ha ribaltato la posizione del partito, ha creato una spaccatura con la leadership nazionale, ha messo Gordon Brown in una posizione imbarazzante ed ha offerto ad Alex Salmone, First Minister dello Scottish Nation Party, l'opportunità di ridicolizzare la leader laburista in una vibrante seduta del Question time a Holyrood, la sede del Parlamento scozzese. Il problema non è se il referendum si terrà subito, come vuole la Alexander, o nel 2010, come vuole il primo ministro nazionalista, ma se la leader dei laburisti scozzesi occuperà ancora la sua poltrona quando la consultazione si terrà.



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