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SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA- 19 maggio

di Critica Sociale



(pagina 2)

...

Non è che un'utopia, certo. Eppure, mentre Israele festeggia il suo 60esimo anniversario quella vecchia idea di Arafat - uno Stato binazionale - torna ad affacciarsi nei circoli intellettuali palestinesi.  La difficoltà a giungere ad un accordo per l'istituzione di due Stati indipendenti rende suggestiva l'opzione di uno Stato unico in cui ebrei e arabi possano co-abitare sul piano di una perfetta eguaglianza. Un sogno?  Certamente si, soprattutto perché nessuno in Israele è disposto oggi a prenderla in considerazione.

LE POINT
A Doha, les leaders libanais tentent de surmonter leurs différends


 I protagonisti della crisi libanese, riuniti domenica a Doha, sembrano pronti a raggiungere un accordo sulla legge elettorale che permetterebbe al paese di uscire dall'impasse istituzionale che va ormai avanti da mesi. Grazie alla mediazione della Lega Araba, in Libano è attualmente in vigore una tregua che ha messo fine allo scontro armato tra le forze governative e le milizie di Hezbollah.

HAARETZ
Lebanon gov't challenges Hezbollah on weapons arsenal

USA TODAY
Microsoft, Yahoo in talks on possible deal
John Swartz

Come ampiamente anticipato, Microsoft non molla la presa su Yahoo. Dopo aver pubblicamente rinunciato due settimane fa al tentativo di acquisizione, ritirando un'offerta di 47.5 miliardi di dollari, Microsoft è infatti ritornata alla carica, proponendo questa volta una partnership rispetto alla quale non sono stati forniti sinora dettagli. Per gli esperti il nuovo round negoziale mirerebbe a concludere un accordo pubblicitario tra i due attori, che svuoterebbe di significato i recenti abboccamenti tra Yahoo e Google. Un eventuale accordo Yahoo-Google andrebbe infatti incontro alle misure restrittive della legislazione antitrust. Uno scenario che ha premesso a Microsoft di ritornare in corsa.

THE WEEKLY STANDARD
Let's Drill
Fred Barnes

L'America deve produrre più petrolio sia per aumentarne l'offerta, abbassando quindi i prezzi, sia per garantirsi il più possibile l'indipendenza energetica. D'accordo, la completa auto-sufficienza non è praticabile. Tuttavia, se le riserve nell'Atlantico, nel Pacifico, nel Golfo del Messico, nei territori occidentali ed in Alaska venissero sfruttate adeguatamente, nel giro di una decina di anni gli Usa produrrebbero il 40% del proprio fabbisogno di petrolio che, se aggiunto alle importazioni dal Canada, permetterebbe a Washington di ridurre il flusso di dollari vero quei Paesi produttori (Iran e Venezuela) che gli sono ostili. Per aumentare lo sfruttamento delle riserve Usa, il governo deve però vincere le resistenze del Congresso a maggioranza Democratica, influenzato dalle lobbies ambientaliste.

LE MONDE
Les dilemmes du PS

Ségolène Royal ha sciolto le riserve e, a sei mesi dal congresso chiamato a scegliere il nuovo segretario, l'ex candidata socialista alla Presidenza, ha annunciato ufficialmente la sua candidatura, in competizione con Bertrand Delanoë. Il sindaco di Parigi non fa mistero di ambire al posto di primo segretario, confidando nel sostegno delle personalità più autorevoli del partito, come DSK e Lionel Jospin. Dopo aver lanciato un think tank, Terra Nova, che ambisce a riportare la riflessione al centro del dibattito del partito, Delanoë ha annunciato l'imminente pubblicazione di un libro, De l'audace. La sfida Royal- Delanoë mette il Partito socialista davanti a due dilemmi: la leadership e le alleanze....



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