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Agonia Europea

Rassegna Online - 2013-06-19
Rivista storica del socialismo fondata da Filippo Turati. Alto patronato del Presidente della Repubblica nel 120° anniversario (1891-2011)

 
ARCHIVIO STORICO
La Collezione dal 1891 al 1926
LA RIVISTA
I numeri pubblicati
 

Nella patria della musica e del teatro regna il silenzio della Troika
ULTIMO CONCERTO AD ATENE

 

di Franco d'Alfonso
socialista, assessore al Comune di Milano

Spesso nella tragedia sociale emerge la grandezza degli uomini. Nell'ultimo bellissimo, struggente concerto dell'Orchestra sinfonica di Atene, chiusa e dispersa dopo 75 anni di attività, si ritrova tutto questo. Ma le tragedie sociali non sono ineluttabili, come per chi crede che la tragedia greca sia il giusto destino che spetta a chi "non ha fatto i compiti a casa".

E' incredibile come le ricette che sono state applicate dopo il crollo di Wall Street del '29, provocando la Grande Depressione del '31, o con la presidenza di Bush jr, che ha trasformato in meno di cinque anni l’attivo di bilancio Usa creato da Clinton nel peggior deficit della storia delle Nazioni in valore assoluto e percentuale, abbiano avuto un tale credito da essere applicate con teutonica severità nella nuova Europa dell'euro.
Non si ammette l'errore nemmeno quando si scopre che i cosiddetti "guru" Reinhart e Rogoff non sanno nemmeno usare il foglio elettronico o che gli studi di Alesina e Giavazzi sono considerati poco più del valore della carta sulla quale sono stati scritti dalla comunità scientifica internazionale.

Ascoltate questo concerto e pensate a quello che dobbiamo, dovete, fare perché che questa follia sia fermata e per fare in modo che l'orchestra greca torni a suonare per il loro e il nostro piacere e felicità.

(Clicca sul titolo per ascoltare l'Ultimo Concerto di Atene)


I tagli alla spesa hanno una storia di risultati modesti. Perché sono tornati di moda?
I MAGHI DELL’AUSTERITY
Tom Streithorst, Prospect
La Seconda Guerra Mondiale ha dato ragione a Keynes. E’ stata la spesa dei governi a porre fine alla Grande Depressione e a garantire la crescita del mondo occidentale per un trentennio. Per decenni i teorici dell’austerity hanno giocato in difesa, salvo ricomparire sotto le insegne di Milton Friedman, che una volta disse: “Il ruolo degli economisti è mantenere in vita le idee sino a quando la situazione politica consente loro di ritornare di attualità.” Peccato che il riemergere dello Stato minimo e dell’austerità si sia rivelato un fiasco. Ci tocca sperare che ricominci presto l’oblio.  (Clicca sul titolo per seguire)

L'Ue e il ruolo dei parlamenti nazionali
COME RIDURRE IL DEFICIT DEMOCRATICO
Charles Grant, The Guardian
L’Unione europea soffre da tempo di una mancanza di legittimità, ma la crisi dell’euro ha aggravato il problema. Non c’è una soluzione ottimale che possa improvvisamente far sì che l’Ue sia rispettata, ammirata, o diventi anche solo popolare tra molti europei. Aumentare i poteri del Parlamento europeo non basterà a legittimare l’Ue. Dato che il vero potere è nelle mani dei parlamenti nazionali bisogna coinvolgerli maggiormente nel processo decisionale. (Clicca sul titolo per seguire)

 
 

Europa e rappresentanza
SENZA OPPOSIZIONE NON C'E' DEMOCRAZIA
Armin Nassehi, Suddeutsche Zeitung

I sostenitori e i detrattori dell'organizzazione politica europea e dei suoi processi decisionali transnazionali sono concordi nel diagnosticare un deficit di democrazia. Il difetto democratico dell’Ue non dipende dalla poca rappresentatività delle sue istituzioni, ma dalla mancanza di un’alternativa credibile che organizzi il dissenso, come avviene viceversa negli Stati membri. 
L'atto determinante in una democrazia non è il voto, ma la destituzione esplicita attraverso il voto. E per fare in modo che la destituzione si applichi a tutti è necessario avere nel sistema politico un'opposizione che possa essere eletta.
(Clicca sul titolo per seguire)

 

I fantasmi del passato europeo
IL SACRO ROMANO IMPERO
Brendan Simms, New York Times

A tanti piace pensare all’Unione Europea come ad un fenomeno del tutto nuovo, nato dagli orrori di due guerre mondiali, ma in realtà essa somiglia molto a una formazione che molti europei hanno da tempo lasciato nelle nebbie della Storia: il Sacro Romano Impero, la confederazione politica che ha caratterizzato secoli della vicenda tedesca. Alcuni potrebbero prenderlo come un complimento; dopo tutto, quell'impero è durato quasi un millennio. Ma non dovrebbero, perché l'Europa di oggi deve ancora imparare la lezione dei fallimenti dell'Impero. (Clicca sul titolo per seguire)

Il cantiere del welfare pubblico e privato
LA SOCIETA' VOLONTARIA E SOLIDALE
Un libro di Maurizio Degl'Innocenti
Oggi la ridefinizione del rapporto tra pubblico e privato è un tema dirompente in merito all’evoluzione del welfare. In tempi di globalizzazione, di capitalismo finanziario e di crisi generazionale, cioè l’incerto futuro delle giovani generazioni chiamate a affrontare il peso dell’egoismo delle generazioni precedenti, può rivelarsi non priva di significato la conoscenza dell’universo associativo prodotto dalla modernità.
(Clicca sul titolo per seguire)


Direttore Responsabile: Stefano Carluccio.
Registrazione Tribunale di Milano numero 617 del 26 novembre 1994
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