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2004,
Numero 8

POLITICA EDITORIALE E STORIOGRAFIA AGLI EX IL DIRITTO DI SCRIVERE LA STORIA DEL PCI

di Ugo Finetti

Nessuno storico in Italia si dichiara comunista, tutti sostengono di dare un giudizio critico se non negativo del comunismo, ma poi in concreto prevale nei manuali scolastici come nella saggistica una rappresentazione sostanzialmente positiva del comunismo italiano. Come ha notato Stéphane Courtois nel suo seguito del "Libro Nero sul comunismo" ? "Du passé faisons table rase. Histoire e mémoire du communisme" edito nel 2000 da Laffon, ma che in Italia nessun editore ha ancora pubblicato ? nel nostro paese si registra il "quasi monopolio degli storici comunisti sulla storia del comunismo italiano e dell'Unione Sovietica". Da qui discende una generalizzata manipolazione che consiste nel presentare in modo leggendario la storia del PCI e cioè avulsa dal contesto del comunismo europeo e sovietico. Persino gli storici francesi di sinistra che in polemica con Courtois e il "Libro Nero" hanno redatto "Le Siècle des communismes" rilevano come "uno dei limiti della nuova storiografia comunista" in riferimento agli studi fatti in Italia nel solco di Paolo Spriano, Ernesto Ragionieri, Giuliano Procacci ed Enzo Collotti ? "è stato pur sempre la sua tendenza a privilegiare la ...