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2004,
Numero 8

LA REPLICA DEL "MANIFESTO"

di Ermanno Tritto

L'Europa, scriveva lo storico Lucien Febvre, non si definisce in base a stretti confini geografici, ma dall'interno, col suo stesso manifestarsi, con le grandi correnti che non cessano di attraversarla, e che la percorrono da lunghissimo tempo: correnti politiche, economiche, intellettuali, scientifiche, artistiche; correnti spirituali e religiose. Con questa affermazione si può dire che L'Europa si libera dalla sua geografia per diventare cultura,valore, stato d'animo capace di rappresentazione. Già Hegel, nella Filosofia della storia, guardava all'Europa come rottura dei confini della geografia fisica per risolversi in tragitto della coscienza umana. Il rapporto tra filosofia ed Europa si evidenza in tutta la sua drammaticità intorno al nesso tra polise filosofiapoiché i due termini contengono al proprio interno quel rapporto fra logose potenzache sarà il banco di prova su cui tutto il pensiero occidentale dovrà misurarsi. Di questo libro, di cui consigliamo la lettura, a noi interessa soprattutto il capitolo diciannovesimo, dove, a metà del XIX secolo, con la pubblicazione del Manifesto del partito comunista, Marx ed Engels profetizzano che il capitalismo attraverso il dominio d...