C'è da chiedersi perché in Italia il libro resti un prodotto di scarso consumo. Domanda che si è posta l'Aie, l'Associazione italiana editori, e il suo presidente Federico Motta, desiderosi di trovare nuove strategie, nuovi canali, nuovi sostenitori pronti a rilanciare un mercato in fase di ristagno. Il primo passo per modificare il futuro nasce da una reale comprensione del presente, da una fotografia della realtà che ne evidenzi tutte le caratteristiche. Questo fermo immagine si chiama "Libro Bianco dell'editoria libraria" (indagine realizzata dal Ufficio Studi dell'Aie), un vademecum per i professionisti del mercato editoriale che illustra in che direzione si stia muovendo l'industria culturale nel nostro Paese. Il 20 luglio a Milano ne è stata presentata una prima sintesi, il contenuto completo del volume sarà invece disponibile in occasione della due "giorni", sempre organizzata dall'Aie, che si terrà a Roma il 14 e 15 settembre. "Più cultura, più lettura, più paese", questo il titolo scelto per l'evento romano, che vedrà riuniti ministri, editori, giornalisti, politici ed economisti in un dibattito intorno allo stato di salute del mercato editoriale e multimediale, al r...