L'intenzione era quella di realizzare un'intervista. Ma Gianni De Michelis, come al solito, è un fiume in piena: lo abbiamo sentito per avere un suo "affresco" sulla situazione nella Casa delle Libertà e sulla nottata delle dimissioni di Tremonti. La conversazione (si fa per dire) si è svolta prima dell'intervento del Presidente del Consiglio alle Camere, ma abbiamo lasciato tutto così come il segretario del Nuovo PSI ha detto, perché anche se qualche cosa è stata superata dai fatti, il filo conduttore è proiettato in avanti. "Noi socialisti sapevamo da tempo che il difetto maggiore del governo Berlusconi è che non aveva preso di petto le questioni che sono andate via via insorgendo durante la sua durata; ha teso a sottovalutare i cambiamenti che sono intervenuti non per responsabilità di Berlusconi ma per la situazione sul piano globale sul piano europeo e quindi anche poi sul piano italiano, soprattutto nella sfera economica. Mentre sotto il profilo della politica internazionale il governo Berlusconi ha reagito in maniera adeguata, sia pure con cose discutibili e con scelte talvolta esitanti, ma complessivamente in maniera adeguata e facendo scelte giuste sia a livello europeo...