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2004,
Numero 4/5

UN GRANDE CAMPO DI PACE LA NUOVA EUROPA VISTA DA CRAXI

di Bettino Craxi

All'Unione dei Partiti Socialisti europei nell'87, Craxi ricorda che solo due anni prima, proprio al Castello Sforzesco, si svolse un Consiglio Europeo sul futuro istituzionale della Comunità. Purtroppo gli avvenimenti seguiti hanno lasciato un troppo ampio divario tra obiettivi e strumenti. Alungo sono restati irrisolti i modi del riequilibrio interistituzionale, di una diffusa reticenza a trasferire funzioni e poteri al Parlamento Europeo incombendo poi sulla Comunità una crisi finanziaria di gravi proporzioni. Masoprattutto l'"Europa politica", la cooperazione politica europea è rimasta lontana dall'essere un punto di forza della costruzione unitaria. Oggi con l'allargamento a 25 dei paesi aderenti all'Unione e soprattutto alla vigilia della nuova Costituzione europea, sembra giungere a compimento un lungo percorso nel quale determinante è stato il passato contributo dei socialisti italiani e del governo Craxi. Cari compagni, unisco la mia parola a quella degli oratori che sono intervenuti e che già hanno delineato il significato profondo del nostro impegno per il futuro dell'Europa comunitaria e insieme il quadro delle difficoltà, dei ritardi, delle contraddizioni e degli obi...