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2004,
Numero 4/5

LA NOSTRA È AUTODIFESA

di Tony Blair

Quella che ci vede impegnati in Iraq è una lotta storica dal cui esito dipendono fattori che vanno ben oltre il destino del popolo iracheno. Se dovessimo fallire, cosa che peraltro escludo, oltre alla sconfitta del "potere americano", la conseguenza sarebbe la scomparsa di ogni speranza di libertà e tolleranza religiosa in Iraq. Ciò farebbe la felicità dei dittatori e segnerebbe il trionfo di fanatici e terroristi. Tutte le nuove correnti d'opinione arabe moderate, sapendo perfettamente che il futuro non dovrebbe appartenere al fondamentalismo religioso, ne uscirebbero sconfitte e profondamente deluse. Se avremo successo ? ovvero se l'Iraq diventerà uno Stato sovrano governato democraticamente dagli iracheni, dove il benessere di quel Paese potenzialmente ricco sarà il loro benessere e il petrolio diventerà il loro petrolio, dove lo Stato di polizia verrà sostituito dallo Stato di diritto e dal rispetto dei diritti umani ? riusciremo ad infliggere un colpo letale alla velenosa propaganda degli estremisti, dando così il via ad una nuova e profonda spinta verso il cambiamento in tutto il Medio Oriente. In ogni Paese, incluso il nostro, i fanatici stanno predicando il proprio vangel...