Ci sono due documenti che mi permetto, in occasione in una prossima edizione, di consigliare d'inserire perché, rappresentano il passaggio di Craxi da una posizione ad un'altra nei confronti del Partito Comunista. Qui mi riallaccio a quello che diceva prima l'onorevole Cervetti. Il primo documento è il discorso di Bettino al Comitato centrale del PSI il 15 novembre 1976, quando lui era già segretario del Partito da alcuni mesi ma la sua maggioranza era ancora aperta. Craxi prende la parola al Comitato centrale, e incomincia subito a criticare il Partito Comunista e dice: "E' evidente nel PCI la ricerca qualche volta ossessiva di far corrispondere a ogni singolo atto la dottrina, nel caso specifico la dottrina del compromesso storico". Quale era la posizione ufficiale del PCI in quel momento? Il "compromesso storico" al quale dovevano fare da comprimari tutti i partiti a cominciare dal Partito Socialista. Craxi dice: "Nel Partito Socialista vi è un permanente rifiuto e quindi una reazione nei confronti di ogni espressione di natura egemonica che nasce e può sembrare nascere dal fondo più dogmatico del partito più forte". Craxi chiarisce che per il PSI l'autonomia è necessaria ...