2004, Numero 1
ALESSANDRO LEVI E IL SUO CARLO CATTANEO
di Norberto Bobbio
Dalla Prefazione de Il positivismo politico di Carlo Cattaneo(1928) risulta che Alessandro Levi aveva di mira, se pure a lunga scadenza, "un'indagine sintetica su la filosofia politica nel Risorgimento italiano", e che di questa indagine considerava il Cattaneo come uno studio preparatorio. Aveva cominciato alcuni anni prima con il Mazzini (La filosofia politica di Giuseppe Mazzini,1917, II ediz. 1922); continuerà, dopo il Cattaneo, con Ferrari (Il pensiero politico di Giuseppe Ferrari, "Nuova rivista storica", XV, 1931, pp. 217258, 365397), con Daniele Manin (La politica di Daniele Manin,"Nuova rivista storica", XVII, 1933, pp. 229276, 385468), con Romagnosi (attraverso una serie di scritti vari su argomenti minori e un 'profilo', uscito nel 1935). Ma alla progettata 'indagine sintetica', che in quegli stessi anni aveva costituito l'oggetto di un corso dell'amico suo carissimo, Rodolfo Mondolfo, se pur pubblicato molto più tardi (Il pensiero politico nel Risorgimento, Milano, Nuova Accademia, 1959), non giunse mai. Dagli autori effettivamente studiati si capisce che ciò che aveva in mente il Levi non era tanto una storia generale del pensiero politico del Risorgimento quanto...
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