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2003,
Numero 11

IN EUROPA LA SICUREZZA

di Leo Solari

Igovernanti degli Stati Uniti si sono preoccupati di avvertire ripetutamente l'opinione pubblica che la guerra contro il terrorismo sarà lunga. Hanno continuamente aggiunto e, ovviamente, non potevano non asserirlo che essa sarà vinta. Per ora vi è unicamente la certezza che siamo solo alla prima fase della partita. Finché rimarrà aperta la questione palestinese il terrorismo islamico non sarà mai un vulcano spento. Messaggi di Al Quaeda di quest'anno hanno confermato se mai ci fosse stato un dubbio al riguardo che l'argomento fondamentale di cui quella organizzazione intende continuare a servirsi nell'affermazione della sua causa riguarda appunto quel problema. E difficilmente nel mondo degli estremisti islamici si dimenticherà che, per un momento, un'azione terroristica ha minacciato di mettere in ginocchio la più grande potenza del globo e, con essa, l'intero Occidente. Per le sorti della guerra contro il terrorismo islamico rimane quindi essenziale anche in relazione alla prospettiva di un prossimo intervento militare contro l'Irak che il conflitto tra Israele e la Palestina si chiuda al più presto: e che si chiuda con una soluzione equa. Purtroppo non si può essere ottimi...