La proposta è accattivante: realizzare un'alleanza tra riformisti oltre la barriera degli schieramenti politici per promuovere nella società e in parlamento un movimento capace di promuovere dal basso le riforme necessarie allo sviluppo. L'obiettivo è capovolgere la attuale fisionomia della azione politica, sempre più estranea ai cittadini perché requisita dalle oligarchie. "Bisogna interrompere questo dirigismo dall'alto alla Colbert", dice Giorgio Vittadini a margine del convegno nazionale promosso dalla Compagnia delle Opere e dalla Fondazione per la Sussidiarietà su "Investire in capitale umano", svoltosi a Roma all'inizio di dicembre. In questa Alleanza Riformista c'è spazio per le tradizioni democratiche liberali, socialiste e cattoliche. "Lo sforzo è di animare un riformismo dal basso che sappia imporsi quale primo interlocutore delle decisioni politiche". L'idea non è nuova: da alcuni mesi è all'opera un intergruppo parlamentare per la sussidiarieà nella riforma del welfare promosso in modo "bipartisan" da deputati del centro destra e del centro sinistra. La Critica Socialeè stata invitata a partecipare in modo permanente ai suoi lavori e questo favorirà anche nell...
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