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2003,
Numero 10

IL SOCIALISMO DI CRAXI E IL DISSOLVIMENTO COMUNISTA

di Ugo Finetti

Contro ogni previsione la cacciata da Palazzo Chigi non segnò l'inizio del "dopo Craxi": egli non solo finisce per incombere ancor di più sulla DC e sugli equilibri politici nazionali, ma accumula "titoli" garantendo la governabilità ed il completo svolgimento della legislatura per la prima volta dal 1968 per diventare in quella successiva il candidato unico di una maggioranza parlamentare senza alternative. La conquista di questa posizione determinante vede coincidere in lui abilità e ingenuità. Sin dall'indomani della perdita di Palazzo Chigi riesce a trasformarsi da preda in cacciatore assumendo il ruolo di "dominus" dal cui gradimento dipende ogni futura candidatura democristiana a primo ministro. Ma non avvertirà mai il crescere e la consistenza della reazione furibonda che provoca la sempre più certa prospettiva del suo ritorno alla Presidenza del Consiglio. Il "duello" con De Mita La prima fase è il periodo che va dalla sua sostituzione con Fanfani alla caduta del Muro di Berlino: non sarà il PSI a cambiare segretario, ma la DC e il PCI. All'inizio la rottura tra DC e PSI sembra infatti favorire il ritorno a un quadro politico in cui è determinante il rapporto tra ...