Ci sono voluti oltre venti anni per leggere una testimonianza uscita direttamente dall'Arma dei Carabinieri per iniziativa di uno dei suoi ufficiali, allora ai vertici dell'Antiterrorismo come l'ex capitano Roberto Arlati, sull'omicidio di Walter Tobagi, l'inviato del Corriere della Sera ucciso il 28 maggio dell'80 dalla Brigata XXVIII marzo di Marco Barbone, Paolo Morandini, Mario Marano, Daniele Laus (questi ultimi due condannati a decine d'anni di carcere, mentre i primi più tutelati vi sono passati di sfuggita). Una ricostruzione in presa diretta scritta dal giornalista Renzo Margosso (al tempo cronista dell'Occhio, il quotidiano diretto da Maurizio Costanzo) e dallo stesso Arlati che "vuota il sacco" sulle pagine più oscure della Prima Repubblica: l'assassinio di Moro e l'omicidio Tobagi. L'accostamento tra le due vicende non è casuale, per gli autori: una serie di personaggi vi ricorre, primo tra tutti il capitano Bonaventura indicato come colui che asportò dal covo di via Montenevoso le carte di Moro ritrovate nel bliz guidato dallo stesso Arlati ed anche colui che due anni dopo fece sparire la nota informativa di un investigatore (il brigadiere "Ciondolo") che avev...