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2003,
Numero 10

UNA BARRIERA DEMOCRATICA PER ESTIRPARE IL TERRORISMO

di Stefano Carluccio

Terrorismo e riformismo: due culture diametralmente opposte che hanno visto al centro di uno scontro dai risvolti purtroppo tragici il Dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ne parliamo con il sottosegretario Maurizio Sacconi, compagno di idee e personale amico di Marco Biagi, all'indomani dei risultati conseguiti dalle indagini per individuare i responsabili degli attentati mortali contro Massimo D'Antona e lo stesso Biagi. Ritieni che se la sinistra non fa le riforme finisca per ospitare il terrorismo? "Questo no. Credo che si debba considerare con tutta l'attenzione che meritano, sia l'intervista di Sergio Segio a La Repubblica, che alcuni articoli pubblicati su Il Manifesto, nei quali c'è stata molta onestà intellettuale nel porre il problema di come, in modo sostenibile, sradicare dal seno della sinistra tutti i germi che hanno periodicamente dato vita a un fenomeno unico nel mondo industrializzato, e unico in Europa, che consiste in un terrorismo ormai trentennale. Dobbiamo porci gli obiettivi, da un lato, di realizzare una vera sconfitta militare, e di utilizzare, dall'altro, l'occasione di questa seconda sconfitta militare per chiudere definitivamente i conti con ...