2003, Numero 9
"L'UOMO DA SCONFIGGERE HA VINTO PRIMA DI PARLARE"
di Francesco Accursio
Bournemouth. Il congresso del Labour Party svoltosi a settembre nella città marittima non era di quelli nati per essere rituali e dall'esito scontato. In ampi settori del partito montava l'insoddisfazione e Tony Blair, dopo anni di trionfi indiscussi, appariva se non proprio la vittima già designata al sacrificio, almeno un leader messo in discussione, chiamato per la prima volta a giustificarsi, a scusarsi, a fare ammenda delle proprie scelte. Alla fine però, dopo un congresso intenso, vero, vibrante e giocato sul filo del rasoio, le cose non sono andate come molti ipotizzavano. Blair è (ri)emerso come unico vero leader di rango del socialismo britannico (e a nostro avviso forse anche mondiale) presente sulla scena, ma certo non sono mancati né il dibattito franco, aperto e a volte spigoloso né la "suspance" e i colpi di scena. Sicuramente il Primo Ministro e il labour hanno affrontato il loro congresso più difficile e decisivo da quando, nei primi anni novanta Tony Blair era riuscito a imporre al partito la sua linea liberalsocialista ? racchiusa nella formula New Labour ? scalzando la storica onnipotenza delle confederazioni sindacali e aprendo la via alla conquista del ceto m...
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