2003, Numero 8
LIBERI DI SCEGLIERE, LE COMUNITÀ DEL BENE PUBBLICO
di Matt Browne e Paul Thompson
Per qualche tempo la politica progressista è stata in cerca di un nuovo principio guida. Il desiderio di riformare i servizi pubblici orientandosi a chi ne usufruisce piuttosto che a chi li produce ha portato con sé una serie di nuovi termini e concetti: "coproduzione", "localismo" e "cittadinanza attiva", per citarne alcuni. Ciascuno di questi termini descrive aspetti importanti del nuovo programma dei servizi ma essi, presi individualmente, non rendono il senso complessivo della spinta e della direzione della riforma, ed esprimono solo limitatamente il progetto politico più ampio e la loro relazione con i valori centrali dei progressisti. Tuttavia, ciò che tutti questi concetti hanno in comune è l'idea che, se vengono create appropriate strutture di partecipazione, ogni singolo cittadino ha la capacità di contribuire al bene pubblico, o al bene comune. I progressisti hanno accettato da tempo il fatto che lo stato non detiene più il monopolio della definizione e della produzione dei servizi pubblici. Il programma dei diritti e delle responsabilità, centrale nel pensiero della Terza Via, ne è forse l'illustrazione più evidente ed esplicita. Questo programma vincola specifici ...
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