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2003,
Numero 7

ORA SĖ CHE SI VA AL MARE

di S. Se.

Provate a pensare che sia morta la vostra fidanzata e che vi venga negato il permesso di andare al suo funerale. Č successo nei giorni scorsi a Paride Cozza, 29 anni, in carcere a Bologna per delle banconote false. Di fronte al rifiuto, si č impiccato alle sbarre. "Suicidio imprevedibile", č stato il commento dei responsabili del penitenziario. Provate a pensare di essere madre di un bambino piccolo e di essere in prigione (quasi sempre per reati irrisori). Sapete che, oltre due anni fa, nel marzo 2001, č stata varata una legge in base alla quale le detenute madri e i loro bambini non devono stare in carcere bensė in detenzione domiciliare. Eppure, oggi ci sono in carcere pių bambini e madri di quando non c'era la legge: solo a San Vittore ci sono 5 bambini in cella, uno ha appena 20 giorni di vita. Provate a pensare di avere problemi di sofferenza psichica e che la vostra malattia vi porti a fare cose sconsiderate, pur se non pericolose per gli altri: portare via un motorino non vostro, rubare delle candele dai tavoli di un ristorante. Sono le "colpe" commesse da Marco D. S., 41 anni, pių volte ricoverato in ospedale psichiatrico. Finito nelle celle del carcere romano di Rebib...