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2003,
Numero 7

NON SEMPRE D'ALEMA SBAGLIA

di Critica Sociale

Nell'improbabilità che la leadership di Prodi su un Ulivo eventualmente unificato abbia il sostegno di Bertinotti alle politiche, il tentativo di costruire un partito democratico a partire dal "listone" per le Europee non consentirà ad una svolta riformista nel centrosinistra di vincere in modo autosufficiente. Se invece ci sarà Rifondazione, non ci sarà un governo di legislatura. Come dice Emanuele Macaluso, oggi le coalizioni possono vincere, ma non governare. Tutto l'affannarsi "riformista" nel centrosinistra, sarebbe meglio impiegato a sostenere le ragioni della riforma elettorale in senso maggioritarioproporzionale, piuttosto che a far quadrare conti che non possono tornare. Un'alternanza bipolare costruita sul centro, anzichè sulle ali, ha bisogno di una o più forze riformiste in grado di contendere la maggioranza relativa dell'elettorato moderato. Ma se la vittoria deve sempre essere condizionata da massimalisti, giustizialisti, e girotondini, a poco serve: a metà legislatura inizieranno i mal di pancia. Ognuno cominci a rispondere per sè. D'Alema sostiene che una robusta presenza riformista può riequilibrare Bertinotti, anche se non gli sfugge una contraddizione. Che si...