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2003,
Numero 7

LE PROMESSE MANCATE DALL'UNINOMINALE AL "MINORITARIO"

di Stefano Carluccio

"Campa cavallo". Così Bettino Craxi liquidava le illusioni dei sacerdoti del sistema maggioritario basato sui collegi uninominali, già nel 1997 nel documento che riportiamo, affidato alla Critica perché le sue obiezioni fossero fatte conoscere in Italia. Il suo scritto, tuttavia, non trovò accoglienza in nessun giornale se non , ovviamente, nel nostro. Si tratta dunque, come avrebbe detto Longanesi, di un "inedito", così come "inediti" sono larga parte degli scritti dall'esilio del leader socialista che nonostante la tenace insistenza, vennero letteralmente annichiliti dall'irrazionale frastuono conformista di quegli anni. Di Craxi sono rimaste alcune battute ormai celebri, ma il tentativo di far ragionare contro la follia collettiva che aveva plagiato la politica e l'opinione pubblica italiana rimase sempre uno sforzo senza successo. Craxi non vedeva alcuna possibilità che la democrazia italiana progredisse attraverso forzature di architettura elettorale mutuate da esperienze straniere. La realtà storica non poteva essere cancellata con un colpo di spugna. La natura pluralista della democrazia italiana non poteva, a suo giudizio, essere vietata per legge: alla fine la realtà...