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2003,
Numero 6

GIUSTIZIALISMO E LE SVENDITE SELVAGGE

di Giancarlo Lehner

Il 29 aprile 1985, il presidente dell'IRI, Romano Prodi, e la Buitoni (Carlo De Benedetti) ufficializ zano l'intesa per la vendita della società finanzia ria del gruppo IRI. Il titolo, già salito in Borsa a 1.290 lire, alla Buitoni di De Benedetti viene, però, ceduto a circa 930 lire. Prodi spiega al Consiglio di Amministrazione che si tratta di uno sconto d'uso ("secondo la prassi degli ultimi anni sui mercati mondiali, all'acquirente di un pacchetto di maggioranza viene normalmente .praticato uno sconto")In verità, la prassi, quando viene ceduto un pacchet to di maggioranza, quindi il controllo assoluto di un gruppo, è semmai quella di maggiorare il prezzo, mai di scontarlo. A parte lo "sconto", c'è odore di un'altra dissimula zione: l'intesa, all'insaputa di tutti, doveva essere sta ta raggiunta ben prima del 29 aprile. Il vicepresidente IRI, Pietro Armani, ha ricordato quella fatidica giornata: Nessuno sapeva nulla. Intanto i titoli in Borsa saliva no... la mattina di domenica 29 aprile [1985], si in contrarono a Milano nelle sede di Mediobanca De Benedetti, Prodi e alcuni alti dirigenti dell'IRI. Uno di questi dice: "Allora, ingegnere, quali sono le sue proposte?", e...