2003, Numero 6
RINASCITA DEMOCRATICA NEL PROGRAMMA DI BAUER
di Arturo Colombo
La terza forza non esiste. Così, con queste cinque parole, dure e perentorie, Riccardo Bauer sembra liquidare per sempre un problema o meglio, la possibilità di soluzione di un problema che lo aveva coinvolto, e addirittura assillato, già all'indomani della caduta del fascismo, quando occorreva non perdere un attimo di tempo, e rimboccarsi le maniche, e avviare quel processo di resurrezione nazionale, come lui stesso laveva chiamato più volte, con un linguaggio di trasparente sapore risorgimentale. Siamo agli inizi del 1948, e proprio in quei mesi che culmineranno di lì a poco nelle elezioni del 18 aprile si moltiplicano non solo gli interventi e le polemiche ma anche i concreti tentativi terzoforzisti. Si tratta di una parola il sostantivo terzoforzismo, così come l'aggettivo terzoforzista che era venuta all'ordine del giorno già sul finire del 47, seppure con significati, o sfumature, o risvolti almeno in parte diversi rispetto al tema specifico della terza forza, di cui si era discusso già vivacemente fra la seconda metà del 45 e l'inizio del 46, soprattutto in prospettiva (e poi in coincidenza) con quella crisi lacerante, che doveva portare alla ben nota scissione del partito ...
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