Non sempre in questi ultimi anni la Critica ha puntualmente rievocato la festa del 25 Aprile. La ragione è che quella della Liberazione eravamo abituati a considerarla una ricorrenza assimilata nella coscienza nazionale ed è un tema di riflessione, per noi, solo nel caso quei valori fossero manipolati o smentiti nell'attualità politica. Sicuramente una costante puntualizzazione, a costo di polemiche accese, la facciamo, come sempre abbiamo fatto, nel caso delle strumentalizzazioni che periodicamente ritornano da parte degli ex comunisti: tenendo fede alla tradizione del PCI, anche negli anni successivi all'89, la lotta antifascista è stata utilizzata per imporre una falsa equazione "antifascismo comunismo/post comunismo" che non è solo una falsificazione storica ed ideologica, ma politicamente è tesa a sottomettere alla propria egemonia, pena la criminalizzazione morale ed esistenziale, i democratici liberi da un passato e da un presente comunisti. Il caso di Edgardo Sogno ne ha costituito una estrema e drammatica testimonianza. Nel '94, in particolare, abbiamo reagito con durezza alla criminalizzazione di Berlusconi e alla violenza della propaganda con cui l'opposizione alla sua...